L'autonomia si conquista quando si liberano o si recuperano tre capacità:
Consapevolezza, Spontaneità e Intimità.

Consapevolezza. Consapevolezza significa capacità di vedere una caffettiera e di sentire cantare gli uccelli a modo nostro e non come ci è stato insegnato. Si può presumere fondatamente che la vista e l'udito hanno una diversa qualità nei bambini e negli adulti, e che nei primi anni di vita hanno un carattere più estetico e meno razionale. Il ragazzino gode a vedere gli uccellini e a sentirli cantare. Poi arriva il "buon papà" che è convinto di essere tenuto a "partecipare" a quella esperienza e ad aiutare lo "sviluppo" del figlio. Gli spiega "Quella è una ghiandaia e quello è un passero." Dal momento in cui il bambino si preoccupa di distinguere la ghiandaia dal passero, non è più capace di vedere gli uccelli e di sentirli cantare. Deve vederli e sentirli come vuole il padre. Dal canto suo il padre ha le sue buone ragioni: sono pochi quelli che si posso permettere di vivere ascoltando gli uccelli che cantano, e poi quanto prima si comincia l'"educazione" del bambino tanto meglio è. [...] nella maggior parte gli esseri umani non hanno più [...] la libertà di vedere e sentire direttamente, neanche quando se lo possono permettere; devono far tutto di seconda mano. Definiamo perciò consapevolezza il recupero di questa capacità. [...] La consapevolezza esige che si viva presenti, quanto al luogo e al momento, e non altrove, nel passato o nel futuro.[...]
Spontaneità.Spontaneità significa scelta, libertà di selezionare ed esprimere uno dei sentimenti disponibili (da Genitore, da Adulto e da Bambino). Significa liberazione, liberazione dalla coazione dei giochi e dal dominio dei sentimenti che ci sono stati inculcati.
Intimità.Intimità significa franca, immediata espressione di sè, senza elementi lusorii, della persona consapevole, liberazione del Bambino eideticamente percettivo, incorrotto, ingenuo, capace di essere presente nel luogo e nel tempo.

(Eric Berne)